Un viaggio attraverso il tempo in alcune delle grandi biblioteche italiane, custodi
della nostra identità, dai manoscritti delle antiche comunità religiose, agli splendidi
codici realizzati nelle corti principesche agli inediti di alcuni dei grandi scrittori
italiani del Novecento. Una novità assoluta nel panorama del documentario d’arte la
serie “Una Biblioteca, un Libro” che Rai Cultura trasmette su Rai5 in quattro
puntate da sabato 26 settembre alle 20.40.
Il progetto,che nasce dalla collaborazione tra la Direzione Generale per le
Biblioteche e gli Istituti culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del
Turismo e Rai Cultura, ha come obiettivo quello di far conoscere al grande pubblico
le principali biblioteche storiche del nostro paese, mostrarne le straordinarie
architetture e gli immensi tesori, e di suscitare nei giovani la passione per i libri.
Prodotta dalla Meti Pictures per la regia di Maria Teresa de Vito è stata realizzata
anche grazie al sostegno dell’Associazione Italiana Editori, della Fuis e dell’Anica.
La prima puntata ci porta a conoscere le numerose sale della Biblioteca Nazionale
Centrale di Roma, con i suoi 7 milioni di volumi e migliaia di manoscritti di scrittori
vissuti tra il VI e il XX secolo: tra questi, anche gli autografi di Elsa Morante che
Carlo Cecchi, attore e regista, racconta accompagnato dalle note della pianista Rita
Marcotulli .
Nella seconda puntata, in onda sabato 3 ottobre, è il poeta Valerio Magrelli a portarci
nella Biblioteca dell’Abbazia di Montecassino per consultare gli immensi tesori
custoditi dai benedettini.
La terza puntata, in onda sabato 10 ottobre, è dedicata alla Biblioteca Malatestiana di
Cesena che conserva, ancora incatenati ai plutei, oltre quattrocento preziosissimi
codici raccolti da Malatesta Novello nel XV secolo. Lo storico Mario Isnenghi
ricorda la figura di Renato Serra, critico letterario e direttore della biblioteca, morto
all’età di trent’anni nella prima guerra mondiale.
La quarta puntata, in onda sabato 17 ottobre, introduce il telespettatore alle superbe
sale di Palazzo Medici-Riccardi a Firenze, affrescate da Luca Giordano, dove il
filosofo Remo Bodei illustra e commenta il più antico manoscritto del Principe di
Machiavelli.