Nel quarantesimo anno della donazione del Monastero all’Università di
Catania il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Officine Culturali hanno
lanciato un programma di attività tese a celebrare l’immenso lavoro svolto per
rendere i “Benedettini” un luogo aperto alla città e al territorio. In questo
contesto si inserisce il calendario delle iniziative [1977-2017. Gli Uomini e la Fabbrica] e la riaccensione della fontana del Chiostro dei Marmi, il più antico
nucleo dell’ex edificio monastico.
In occasione delle
festività pasquali verrà inoltre inaugurato una piccola ma sostanziale
variazione del percorso guidato che da sette anni si snoda all’interno del
Monastero. A seguito di una precisa scelta dal neo Direttore del Dipartimento
di Scienze Umanistiche, la professoressa Marina Paino, verranno aperte per la
prima volta al pubblico le Stanze dell’Abate, attualmente adibite a Direzione di Dipartimento. Il percorso ordinario di
Officine Culturali verrà dunque arricchito, includendo il passaggio nel
magnifico quarto abbaziale, splendidamente affrescato nel XVIII secolo e
studiato e restaurato dall’arch. Pagnano nell’ambito del recupero del Monastero
diretto da Giancarlo De Carlo.
Il quartiere dell’abate realizzato dall’arch. Musumeci
è uno degli ultimi interventi edilizi realizzati dai monaci che scelgono,
insieme all’Abate, di destinarne una parte ad ospiti illustri in visita in
occasioni particolari, come la celebrazione del Santo Chiodo. Anche per questa
ragione venne riccamente affrescato con motivi classicheggianti che, come scrissero i monaci di Ormonde nel 1850, rendevano
l’appartamento dell’Abate simile «ad una sala da ballo vista alla luce del
giorno».
I decori si completano con la rappresentazione delle
Tre Grazie sulla volta realizzate da Giuseppe Rapisarda nel 1827 che con ironia
Paul de
Julvecourt commentò nel suo diario di viaggio scrivendo: «Povero Superiore, per
ispirarsi nelle sue preghiera ha fatto dipingere al soffitto del suo salone tre
grazie nude in forma di sante; è come spingere il desiderio del fervore».
Questo nuovo
percorso, di cui il Direttore Paino è stata convinta promotrice, tenterà di far
rivivere la sensazione che provavano gli ospiti del Monastero al cospetto di
tanta bellezza e cura dei dettagli, ma sarà anche il momento per vedere con i
propri occhi le tracce lasciate dagli architetti contemporanei per raccontare,
attraverso le cicatrici che il tempo ha lasciato, le modifiche subite dalle
Stanze dell’Abate tra il 1866 (data della confisca) e il 1977, arco di tempo in
cui venne trasformata nella sala professori del Liceo Classico N. Spedalieri.
Il percorso così ampliato sarà fruibile durante gli
orari di chiusura del Dipartimento e in assenza delle attività della Direzione
del DISUM.
Le visite guidate
partiranno ogni ora dalle 9:00 alle 17:00 anche sabato 15, domenica 16 e lunedì
17 aprile. Visto il numero limitato di posti è consigliata la prenotazione ai
numeri 0957102767 – 3349242464.