Riprende il ciclo di incontri letterari nato dalla collaborazione tra Matte da Leggere e Officine culturali.
Ad aprire le danze di questa nuova serie di appuntamenti dedicati ai libri e alla lettura, Venerdì 8 novembre alle 18, sarà il libro scritto a sei mani – con tre linguaggi differenti – dalle giornaliste Katiuscia Laneri, Elisabetta Loi e Samantha Viva, ed edito da Bonfirraro Editore: «Afghan West. Voci dai villaggi».
Il libro si compone, infatti, di tre parti – le fotografie di Elisabetta Loi, il video di Katiuscia Laneri e i testi e le interviste di Samantha Viva – e consiste in un’interessante indagine sull’esito che il contributo dei militari italiani avrà su un ipotetico Afghanistan postbellico, in vista del ridimensionamento del numero di forze e funzioni della missione Isaf previsto per il 2014. E’ un racconto di viaggio nell’Afghanistan dell’ovest, dove è in atto la transazione di potere, ma in una prospettiva diversa delle missioni degli italiani all’estero.
Non solo. Per le tre giornaliste, la volontà di trascrivere su carta questa esperienza è nata a seguito di un tour tra Herat, Shindand e Bala Boluk. Il desiderio era andare oltre la semplice redazione di un articolo di giornale (o di un minuto di servizio) per creare un qualcosa che potesse risultare quanto più completo possibile.
168 pagine che hanno preso corpo grazie alle nuove tecnologie che hanno aiutato le autrici a superare le barriere geografiche che le separano. Il libro vanta la prefazione del Generale Massimo Fogari, capo ufficio stampa dello Stato Maggiore della Difesa.
All’incontro saranno presenti, oltre all’autrice Samantha Viva e all’editore, anche Carla Condorelli e Mariangela Di Stefano, giornaliste catanesi che si occupano del blog letterario Matte da leggere (tuttepazzeperilibri.wordpress.com), il presidente di Officine Culturali Francesco Mannino.
Nota Biografica
Samantha Viva – Nata a Catania nel 1977 ha iniziato la carriera giornalistica nel 2001, collaborando con quotidiani on-line e periodici che trattavano storie di immigrazione, per poi approdare al quotidiano “La Sicilia”, su cui scrive di sociale, volontariato e cultura. Ha curato per diversi anni l’ufficio stampa dell’antiracket etneo, ovvero – come Samantha stessa ama definirla – “un’area di crisi nostrana”.
L’amore per i viaggi e le culture lontane si è trasformato in un’esigenza di conoscenza delle aree di crisi all’estero e – per questa ragione – dopo aver conseguito un Master di II livello per inviati di guerra, promosso dall’Università Roma Tor Vergata, la Fondazione Maria Grazia Cutuli, lo Stato Maggiore Difesa, la Cri e il Corriere della Sera.
Si è recata in Libano e di recente in Afghanistan, raccontando nei suoi reportage da freelance, storie di donne e di uomini che vivono ogni giorno realtà difficili.
Dottore di ricerca in italianistica, ha pubblicato numerosi saggi e articoli sulla letteratura del Novecento, in particolare su Sciascia. E’ autrice di testi teatrali e ha debuttato in teatro con un atto unico dal titolo “Scatole Cinesi”, nel 2011.