In occasione del convegno organizzato dall’AISU (Associazione Italiana di Storia Urbana) sul tema “Visibile e invisibile: percepire la città tra descrizioni e omissioni” che si terrà dal 12 al 14 settembre al Monastero dei Benedettini, l’Associazione Officine Culturali propone un omaggio, attraverso immagini e documenti, dedicato all’architetto Giancarlo De Carlo. Direttore dei lavori per il recupero del Monastero, De Carlo può essere definito l’ultimo architetto dei Benedettini. Arrivato a Catania negli anni ’80, restò affascinato dalla stratificazione della sua storia: De Carlo, attraverso un’opera lungimirante e per certi versi visionaria, creò una connessione tra il passato, il presente e il futuro, leggibile in ogni parte del complesso architettonico. I Benedettini, che nel 2002 sono stati menzionati dall’Unesco come parte del patrimonio dell’umanità, in seguito sono stati riconosciuti dalla Regione Siciliana quale opera di architettura contemporanea. Particolare da non tralasciare perché se «un luogo è la narrazione di se stesso, allora il Monastero, dopo la confisca avvenuta nel 1866, era diventato una magione di fantasmi: attraverso le crepe del tempo, filtrava distorto il passato, senza coerenza, senza linearità e senza fabula. Ognuno degli usi “civili” strappava un pezzo di ciò che era stato e distorceva quello che restava» (cit. dalla introduzione alla mostra). Spettava dunque ad un architetto contemporaneo il lavoro di conservare un legame con il passato del plesso ricostruendo per esso un nuovo significato: una nuova destinazione che raccontasse le precedenti, rigenerandosi attraverso la luminosità e la leggerezza degli studenti che sciamano nei suoi spazi architettonici.
L’omaggio vuole essere un piccolo riconoscimento al grande lavoro compiuto da Giancarlo De Carlo insieme all’Ufficio Tecnico d’Ateneo e agli intellettuali che lo hanno accompagnato. Un excursus attraverso i disegni, schizzi e fotografie che raccontano 25 anni di cantiere e del progetto che vedeva (e vede anche oggi) coinvolta tutta la città. La mostra, “Un dialogo lungo un quarto di secolo” verrà allestita nelle Cucine del Monastero (ingresso dall’Antirefettorio) e sarà visitabile nei giorni del convegno dalle 10.30 alle 17.00 (sabato, dalle 10.30 alle 13.00) con ingresso libero. L’omaggio/mostra sarà il primo di una serie di iniziative e pubblicazioni inedite legate alla figura di Giancarlo De Carlo a otto anni dalla sua scomparsa: un modo per ricordare ma anche per ridiscutere i temi del “riuso” e la tutela dei beni culturali, traendo lezione da un maestro riconosciuto a livello internazionale.
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